06 Set KING CRAB DELL’ALASKA, IL RE DEI CROSTACEI
Una delle specialità ittiche dell’Alaska che si possono acquistare in Italia presso i rivenditori autorizzati quali gli importatori e alcune insegne di GDO, oltre al salmone selvaggio, il merluzzo, il black cod e l’ikura, è il granchio reale, un crostaceo che gode di straordinarie peculiarità.
Un crostaceo sostenibile
Il granchio reale dell’Alaska passa tutta la vita nelle acque incontaminate dell’Oceano Pacifico senza spostarsi mai nelle acque dolci e si nutre esclusivamente di plancton, di piccoli crostacei, molluschi e organismi marini presenti nel suo habitat.
Esistono 3 specie di granchio reale: granchio reale – granchio reale blu e granchio reale dorato.
E’ un “re” sostenibile, come tutto il pescato dell’Alaska in quanto sottoposto alle rigide regole del Governo.
Infatti il Ministero della Pesca e della Caccia definiscono ogni anno i limiti di cattura e le zone idonee, così da salvaguardare la riproduzione della specie e la protezione dell’ecosistema.
Un esemplare dall’aspetto straordinario
Affascinante ma anche un po’ da paura, con quelle sue gambe lunghe e quello scheletro che si presenta come una corazza indistruttibile, il Granchio Reale ha una taglia extra large che va dai 3 al 5 kg ma che può arrivare addirittura a 12!
E’ presente soprattutto nel mare di Bering dove può vivere addirittura 20 anni.
Particolare è la sua evoluzione, infatti, quando nasce, non assomiglia per nulla a quello che diventerà nel corso di mesi ma cambia continuamente sembianze!
Metodi di pesca del King Crab dell’Alaska dell’Alaska
Il granchio reale è pescato con le nasse, grandi strutture di acciaio ricoperte di rete nelle quali vengono introdotte alcune esche come, ad esempio, pezzetti di aringa.
Le nasse, dopo essere state posizionate in lunghe file sul fondo dell’Oceano vengono lasciate lì per circa 3 giorni.
Poi, l’equipaggio della barca, le ritira utilizzando attrezzature di sollevamento idrauliche e gli esemplari (solo maschi e di misura legale) vengono mantenuti vivi in vasche con acqua di mare.
Infine, ancora vivi, vengono consegnati agli stabilimenti di trasformazione dove vengono selezionati e suddivisi in mazzi di gambe e chele e subito cotti.
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