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David McClellan

Rappresentante regionale dell’Alaska Seafood Marketing Institute

C/ Borrell 7 – Local 19 08190 St. Cugat del Vallès (Barcellona) Spagna

Tel:+34 93 589 8547<br /> Fax:+34 93 589 7051

E-mail: [email protected]<br /> Web: www.alaskaseafood.org

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5 specie salmone selvaggio alaska

QUELLO CHE (FORSE) NON SAPETE SUL SALMONE SELVAGGIO DELL’ALASKA

Il salmone selvaggio dell’Alaska

Il salmone è, da sempre, il re della tavola, soprattutto nelle occasioni cosiddette eleganti.

É un pesce che racchiude molte virtù e che offre una grande versatilità in cucina.

Ma se volete il top, il salmone selvaggio dell’Alaska è quanto di meglio possiate trovare. Nasce, vive e cresce nelle acque incontaminate del Pacifico e la sua alimentazione è assolutamente naturale.

Qual è la differenza tra il salmone selvaggio dell’Alaska e quello di allevamento?

Il salmone selvaggio dell’Alaska viene pescato in ambienti naturali e si nutre esclusivamente di ciò che offre il suo habitat, mentre a quello di allevamento, viene dato un mangime elaborato esclusivamente dalla mano dell’uomo.

Quali sono le differenze nutrizionali?

Proprio per il loro nutrimento così diverso le differenze tra selvaggio e allevamento sono significative.

Quello d’allevamento è più grasso e contiene oltre il 40% di calorie, inoltre non è esente da rischi di contaminazione. Il salmone selvaggio dell’Alaska è invece ricco di omega 3, acidi grassi a catena lunga che apportano grandi benefici persino alla salute del cuore e del cervello.

E’ naturale e sostenibile grazie alle rigorose leggi dello Stato.

Come riconoscerli dal colore?

Il selvaggio, grazie al suo nutrimento, si riconosce dal colore arancio o rosa molto intenso, colore dovuto anche alla astaxantina, molecola che si trova nelle alghe, nel plancton e nel krill oltre ad altri piccoli crostacei.

Quello d’allevamento è invece più pallido e opaco, e presenta le tipiche striature bianche.

Quante sono le specie di salmone selvaggio dell’Alaska?

Sono Cinque: King, o Reale, Keta, Coho, Sockeye, Rosa

Qual è la parte migliore del salmone selvaggio dell’Alaska?

La pancia, ovvero la più grossa tenera e profumata, perfetta per sashimi e ricette a crudo.

La parte posteriore invece ha meno grassi ed è adatta per cibi cotti, marinate o fritture.

Ricordate però che, se lo friggete, dovete cominciare dalla pelle finché non diventa croccante, quindi capovolgere, spegnere il fuoco e continuare così a fuoco spento.

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