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David McClellan

Rappresentante regionale dell’Alaska Seafood Marketing Institute

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lontra che mangia salmone

LE LONTRE MANNARE DELL’ALASKA

Morbida come un peluche, tenera, giocosa, sempre pronta ad abbracciare i suoi simili.
La lontra è un animale che riesce a suscitare una grande simpatia, tuttavia, in Alaska, c’è una leggenda che la riguarda che, per chi ci crede, è veramente da brividi.

La lontra questa “conosciuta”

Si dice che, nel IXX° secolo, la popolazione delle lontre marine abbia subito un forte calo per via del commercio delle pellicce.
Oggi, va meglio e, nello Stato dell’Alaska si contano oltre 25.000 esemplari.
Vederle è uno spettacolo impagabile, così graziose, affettuose, tanto da essere caratterialmente accomunate al più fedele amico dell’uomo, il cane.

Una storia da paura

Una leggenda che ancora oggi viene narrata arriva dal popolo dei Tingit che vive sulle coste dell’Alaska.
Secondo la loro cultura, queste dolcissime creature sono in realtà dei “mutaforma”, cioè esseri viventi metà uomo e metà lontra che hanno come obiettivo quello di intrappolare l’animo degli uomini impedendo loro, in questo modo, di reincarnarsi.
Una fine orribile dovuta al loro pensiero e al loro credo.
Questi mutaforma sono detti “Kuchtaka” e si narra che, mentre gli esseri umani camminano tranquillamente nei boschi o stanno pescando in mare, si avvicinino a loro in un modo che può sembrare cordiale ma che, in realtà, cela un intento tutt’altro che amichevole.
Infatti, con la scusa di allontanare un presunto pericolo e quindi di salvare il malcapitato, lo prelevano e lo trasportano nel profondo del deserto per farlo a pezzi e per trasformarlo a sua volta in Kuchtaka.

Una leggenda che fa paura

Di fronte a un’eventualità come questa qualcuno potrà sorridere ma pensate che, in Alaska, non sono pochi coloro che credono che la sparizione di molte persone avvenga proprio a causa di questi uomini lontra. Tuttavia, razionalmente, una spiegazione potrebbe essere ricondotta alla geografia di questo Stato ricco di ghiacciai, di crepacci, di grotte nascoste…
Insomma non è poi così difficile pensare che in un luogo così si possa essere letteralmente inghiottiti dalla natura!

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