30 Mar L’ALASKA, ZANNA BIANCA, JACK LONDON E IL FASCINO DELLA TERRA PROMESSA
Risale a più di un secolo fama la storia di quel piccolo grande lupo può essere, ancora oggi, un modo avvincente per recuperare una lettura che, dai primi del ‘900, ha appassionato non solo i ragazzi ma anche gli adulti con i loro avventurosi sogni nel cassetto.
Sogni di viaggi, di terre inesplorate, tra ghiacciai, boschi, fiumi impetuosi, orsi e salmoni selvaggi.
La storia di Zanna Bianca, il capolavoro di Jack London, si svolge proprio nei luoghi più sperduti del mondo, dallo Yukon all’Alaska.
Una storia avvincente in un paradiso naturale che, in quei tempi, era considerato “estremo” ma che oggi, pur rimanendo legato all’ immaginario di un paese freddo e inospitale, è diventato una meta di straordinaria bellezza e unicità.
Quella che Jack London ha descritto come una terra desolata e piena di insidie, è, in realtà, piena di superlativi, una terra magica e selvaggia che, per chi ama la natura, è sicuramente un’esperienza non solo da vivere ma anche da condividere.
Tutto, in Alaska, è enorme, dagli imponenti ghiacciai alla imperdibile taiga, una foresta piena di pini e abeti rossi che si distende sotto i maestosi picchi.
Pochi giorni di viaggio possono solo dare un’idea di tutte le meraviglie che offre ma non basterebbero mesi per scoprirle tutte.
Lo scrittore statunitense, dalla scorza dura e dall’ animo sensibile, forse, questa parte del mondo la vivrebbe in modo diverso ma c’è una frase che scriverebbe ancora: “Nessun rumore, nessuna voce d’uomo rompeva quel silenzio, e la natura, sempre uguale da che è nato il mondo, dominava incontrastata”.
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