18 Nov Dal peschereccio alla lavorazione
La maggior parte dei salmoni dell’Alaska viene trasferita dal peschereccio ad una nave appoggio che trasporta i pesci catturati da molti pescatori dalla lontana località di pesca allo stabilimento di lavorazione.
Sul peschereccio
Le navi appoggio conservano il pesce nel ghiaccio o in acqua di mare refrigerata.
L’uso delle navi appoggio consente ai pescherecci di pescare mentre le navi appoggio fanno la spola tra lo stabilimento e le zone di pesca.
Ciò consente al direttore dello stabilimento di programmare e scaglionare le consegne in modo da impiegare in modo efficiente il personale del suo stabilimento ed assicurare flusso regolare di pesce al suo interno ottimizzando così la qualità del prodotto.
Una delle sfide intrinseche dell’industria del salmone in Alaska è il fatto che il pesce della maggior parte dei sistemi fluviali ritorna in quantità incredibili durante un breve periodo di tempo.
Non è inusuale che più di 50 milioni di pesci attraversino la Baia di Bristol in poco più di tre settimane.
La lavorazione
La grande sfida, quindi, non è tanto catturare il pesce ma la sua lavorazione e distribuzione puntuale nei mercati adeguati.
Quando il salmone viene scaricato dalla nave appoggio, viene immediatamente messo nel ghiaccio in grandi contenitori autodrenanti denominati “tote”.
Mano a mano che i pesci vengono portati sulla linea di lavorazione, vengono selezionati per specie, quindi eviscerati e decapitati.
Alcuni pesci destinati al mercato del fresco possono essere venduti interi con la testa.
Dopo essere stati eviscerati e decapitati, i pesci vengono classificati per tagli e qualità e inviati alle linee di inscatolamento o congelamento dello stabilimento di lavorazione.
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