19 Mag KETA, IL DELICATO E SUCCOSO SALMONE SELVAGGIO DELL’ALASKA

Economicamente, il salmone dell’Alaska della specie Keta è il più accessibile ma, non per questo, è da considerarsi inferiore per qualità agli altri esemplari selvaggi del Pacifico.

Chiamato anche Chum, presenta infatti la tipica compattezza delle carni, poco grasse e molto succose, dal gusto particolarmente delicato.

Come riconoscere il salmone Keta

Esteticamente è decisamente riconoscibile, per via del suo colore blu/verde metallico pressoché privo di macchie e per la coda, pronunciata e biforcuta. Vive per un anno in acqua dolce mentre, in mare, trascorre dai 3 ai 4 anni. Di medie dimensioni, da poco più di 3 kg a circa 5,6, si nutre, di plancton, di piccoli pesci e di calamari, alimentazione che ne garantisce la naturalità e la qualità.

Il salmone Keta e l’ikura

Si tratta di una varietà particolarmente ricercata considerata dagli chef e dai buongustai ideale nelle cotture veloci, nelle marinate e nelle preparazioni a crudo. Una vera delizia per la tavola degli antipasti! Non a caso è proprio dal salmone Keta che si ricava l’Ikura, il caviale rosso più famoso nel mercato ittico che regala al palato un fantastico sapore intenso di mare.

Le virtù del salmone Keta

Il Salmone Keta, come tutte le altre varietà selvagge dell’Alaska, è un vero e proprio scrigno di benessere, con sia suo contenuto di proteine, vitamine, selenio e, naturalmente di omega 3, i grassi acidi polinsaturi che rappresentano un vero toccasana per la salute. Ha un contenuto di grassi inferiore agli altri salmoni ed è disponibile in tranci, in filetti e anche affumicato.

Il Keta selvaggio dell’Alaska

Perché scegliere il pesce dell’Alaska? Perché viene pescato in mare aperto, in acque tra le più produttive e pulite del mondo. Inoltre, la sua qualità è garantita dalla stretta osservanza delle norme di sicurezza dettate dalle leggi sulla pesca del Paese e dai rigorosi controlli annuali da parte dell’Alaska Department of Evironmental Conservation.