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David McClellan

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LA FUGA DEL MULDROW, IL GIGANTE DI GHACCIO NEL MONTE DENALI, IN ALASKA

Gli scalatori della cima più alta dell’Alaska, il Denali, dovranno, d’ora in poi, cambiare percorso. Tutto a causa di quello che sta accadendo al ghiacciaio Muldrow, un colosso lungo più di 60 chilometri che, fino ad oggi, per i più temerari, ha rappresentato una delle vie più suggestive per salire in cima proprio al Denali. Ora, però, il “surge glaciale” in atto, lo sta muovendo ad una velocità fino 100 volte il normale cammino. Il fenomeno è stato avvistato nel marzo scorso da Chris Palm, pilota di uno degli aerei che sorvolano periodicamente il ghiacciaio. Dalle foto scattate si è potuto vedere un notevole aumento di crepacci e di detriti che si stanno accumulando ai bordi, segno di un pericoloso scioglimento.

Ma che cos’è un “surge glaciale”? Ebbene è un fenomeno che potremmo definire normale in quanto si verifica su circa l’1% dei ghiacciai di tutto il mondo. Fenomeno che si può ripresentare anche dopo decenni tanto che, l’ultimo che ha coinvolto il Mudrow, risale proprio agli anni ’56 -’57, quando la sua “fuga” raggiunse nientemeno che i 60 chilometri!

L’evento era dunque in qualche modo atteso ma questa velocità di movimento ha decisamente sorpreso la scienza che lo sta seguendo con preoccupazione dato che, durante il surge, il ghiaccio risulta essere alquanto instabile. Sulle cause non ci sono certezze anche se si punta all’impatto dei cambiamenti climatici che stanno coinvolgendo tutto il pianeta. 

Sembrerebbe proprio che la natura ci stia mettendo alla prova, avvisandoci dei numerosi scempi che stiamo compiendo e che finiranno per modificare persino i paesaggi e la morfologia dei luoghi. Lo scioglimento dei ghiacciai riguarda tutti, coinvolgendo persino la nostra economia oltre che per le  indispensabile riserve idriche. E poi, come rinunciare alla straordinaria bellezza di queste immense “cime di cristallo”?   

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